Diario di Severus Piton
28 Agosto 2011
Hogwarts, h 22:10
Finalmente. Credevo seriamente che sarei morto di noia senza poter rivedere un’ultima volta la mia vera casa. Naturalmente Silente ha scelto l’ultimo istante per affibbiarmi l’ennesimo incarico per l’Ordine. Non che mi entusiasmi essere una spia e passare sempre per quello che non sono, agli occhi di entrambe le parti… eppure un lavoro simile durante le ferie sarebbe stato un ottimo diversivo. Ma Silente ha, come spesso accade, scelto il momento meno opportuno.
Ieri mattina ho aperto la porta, bagaglio alla mano, e me lo sono trovato davanti. Con quel suo sorriso tirato che conosco ormai bene. E’ quello tipico di quando vuole darmi un compito che non apprezzerò. Comunque sia ho eseguito. Alla fine si è trattato solo di sorvegliare un paio di nomi (mai sentiti, per altro), nulla di troppo faticoso o pericoloso ma ha richiesto tutta la giornata.
Sono tornato a Hogwarts che albeggiava. Senza neanche guardarmi intorno (cosa che faccio ogni volta, probabilmente con lo stesso sguardo allucinato di un moccioso) mi sono lasciato andare sul letto. Mi sono risvegliato che era sera. Con ancora addosso il mantello e un vago senso di smarrimento.
Gli studenti non sono ancora arrivati. E’ sempre strano attraversare il castello quando è immerso nel silenzio. Manca perfino buona parte del miei colleghi. Siamo solo Minerva, Filius, Rolanda, Pomona ed io. E Silente, ovviamente. Pare che l’anno inizierà senza Hagrid (è dovuto correre da Madame Maxime per affari urgenti che Silente si è rifiutato di spifferare). Non è un grosso problema ma dubito che Wilhelmina sostituirà Rubeus anche nell’accoglienza degli studenti. Ho un terribile presentimento…
Severus